mercoledì 28 maggio 2014

Casolari nelle Risaie


Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle. Ed invece no, per noi questo proverbio non ha avuto la meglio. Quelle nuvole bianco-grigiastre ci hanno permesso di assistere ad uno spettacolo degno dei più famosi cieli irlandesi. 



Dove ci troviamo? Nel bel mezzo delle risaie che si dipanano tra il vercellese e il biellese. Terra un tempo ricca di fabbriche che davano lavoro ad una moltitudine di persone ora invece piena di abbandoni. 
Lì, tra le risaie, a farci compagnia vi é un'orda famelica di zanzare pronte a farsi dei prelibati spuntini sulla nostra pelle. E poi qua e là, un pò a macchia di leopardo, ecco apparire dei vecchi casolari. Sono lì, immobili, lasciati in balia della solitudine più totale. Ogni tanto solo il canto delle cicogne che riecheggia nell'aria dona loro un pò di compagnia. 


Eppure questi luoghi così tristemente soli un tempo hanno visto il passaggio dell'uomo e sono stati "vivi".


Anche in questo la curiosità è stata il nostro motore d'azione. Eh si.... come resistere alla tentazione di andare a dare una sbirciatina dentro quelle mura oramai divorate dai rovi. Ecco direi che per la regola della proporzione diretta, le zanzare stavano baccheggiando con noi, come la vegetazione con i casolari ;-)





Entriamo con un pò di titubanza come se stessimo ancora violando l'intimità domestica delle famiglie che hanno dimorato qui. Eppure si respira un'aria familiare, come se si stesse entrando nella casa di campagna dei nostri nonni. Purtroppo però non versano in buone condizioni (televisori, frigoriferi, vasche da bagno e dispense oramai degni della miglior operazione di rottamazione).








Eppure ogni più piccolo particolare cattura la nostra attenzione: sia esso una scarpa, un televisore, una vecchia rivista, della posta in attesa di essere ancora letta, una lampadina che pende dal soffitto ......
E iniziamo a farci mille domande: chi avrà vissuto qui? chi avrà calzato quelle scarpe? che cosa c'era nel contenuto di quella lettera? chi era solito fare la spesa e metterla dentro quel frigorifero oramai arrugginito? Tante domande a cui non potremo mai avere risposta ....








Anche in questi casolari assistiamo all'azione svolta da ignoti writers, d'altronde "l'arte non conosce limiti"!



Che dire ci portiamo a casa un bel ricordo. Ricordo del tempo che è stato, ricordo del tempo che è, ricordo del tempo che sarà. 



"La suola delle nostre scarpe si posa lentamente sull'erba e sui ciottoli. Camminiamo piano per non fare il minimo rumore eppure sembra tutto inutile perchè non c'è niente e nessuno"

Zazy + Budo

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